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Daniele Verducci su MatissePenguin 2020-12-13 20:00:20 +01:00
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È l'inizio degli anni 80. Nelle sale spopolano i Ghostbusters, La Storia Infinita ed E.T. Per i Goonies e Ritorno al futuro bisogna aspettare ancora un po'. La radio suona Girls Just Want To Have Fun di Cyndi Lauper e gli Iron Maiden rilasciano Aces High. Nelle case degli italiani cominciano a comparire i primi Commodore 64, collegati all'onnipresente TV color in sala, magari litigandosi l'unica entrata RF del televisore con un fiammante VHS. Per il NES, invece, bisognerà aspettare ancora un bel po'.
È cominciata la rivoluzione degli Home Computers. I calcolatori non sono più costosissimi ed ingombranti apparecchi riservati ad istituzioni e grosse aziende, ma arrivano nelle case di tutti, in formati compatti e convenienti, a cifre inferiori al mezzo milione di lire. Il software è distribuito prevalentemente su audiocassetta o come listati BASIC da inserire attraverso la tastiera, comprando in edicola i magazines per gli appassionati di home computers.
Solo pochi anni prima sarebbe stato impossibile, per gran parte delle persone, procurarsi un computer, tanto che gli appassionati col pallino dell'elettronica tentavano di costruirsene uno. Gli "homebrew computers" (computer "fatti in casa") sono i veri responsabili dell'inizio di questa rivoluzione, con tutta la letteratura collegata, come i capolavori Build your own Z80 computer di Steve Ciarcia, The Cheap Video cookbook di Don Lancaster o la bibbia di programmazione assembly Programming the Z80 di Rodnay Zaks.
Ho sempre desiderato poter vivere sulla mia pelle la rivoluzione informatica di quegli anni, ma non ne ho avuto la possibilità: non ero ancora nato, e non si può tornare indietro nel tempo.
... oppure sì? Magari con un po' di fantasia! Immaginiamo di essere un appassionato di elettronica desideroso di avere un computer tutto suo. Immaginiamo di riuscire a procurarci un processore. Magari lo Zilog Z80, progettato dall'italiano Federico Faggin e rilasciato nel '76, superiore in molti aspetti al diffusissimo MOS 6502 che dava vita all'Apple II.
Allora, avete voglia di seguirmi in questo viaggio di fantasia che mi porterà a progettare e costruire il:
[LOGO PAT80 COLOR]
L'idea è quella di progettare e costruire un computer da zero, come avrebbe fatto un appassionato a cavallo tra gli anni 70 ed 80. Ispirarmi alle soluzioni esistenti, ma mai copiare e mai inseguire la compatibilità con qualche sistema preesistente. Questo comporterà che io, che non ho mai toccato l'Assembly, scriva un sistema operativo da zero. Probabilità di successo dell'intera impresa: 0%. Ma il calabrone, che non sa di non poter volare, vola lo stesso :"D
Qui Babbo Natale è passato in anticipo, ed ha portato un pacco pieno di... integrati! Ma cosa conterrà la scatolina in cima? Ha 40 pin, ha fatto la storia dell'informatica ma viene prodotto tutt'ora! Molti di voi avranno intuito chi è... ma per gli altri, dovrete aspettare una settimana! 😛
Bio:
Io sono Daniele Verducci, classe '86, professione sviluppatore Android. Conosco Java, Kotlin, linguaggi di alto livello. Per me C o GoLang sono linguaggi di basso livello. L'assembly è aramaico. Elettronicamente, so cos'è un Arduino e ho seguito il corso di elettronica di Andre LaMothe. Sono quasi completamente fuori dalla mia area di competenza, quindi abbiate pazienza se gli aggiornamenti del progetto non saranno frequenti o se rimarrò incagliato, per periodi più o meno lunghi, su qualche problema prima di capire come risolverlo. L'idea è proprio di imparare qualcosa di nuovo, e di farlo insieme!
Sono un appassionato dell'open source, per cui, anche se la macchina non sarà mai in grado di far girare Linux, gli schemi ed i sorgenti del sistema operativo scritto ad hoc saranno rilasciati tutti con licenza GPL v3.